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Piano Annuale per l’Inclusività

In questa pagina relativa agli interventi attivati nel nostro istituto scolastico per soddisfare i bisogni educativi speciali (BES) dei nostri alunni, cerchiamo di offrire un panorama esaustivo del concetto di inclusione, tentando di non allontanarci troppo dal piano della prassi operativa e limitando il più possibile le riflessioni teoriche sulla scuola inclusiva, poiché si ritiene che tale concezione sia stata ormai assunta dallo stesso MIUR come una condizione non più auspicabile ma assolutamente doverosa per ogni istituto scolastico di ogni ordine e grado.

Bisogni Educativi Speciali – note esplicative



Documentazione informativa per le famiglie e gli insegnanti


Bilancio informale ed anonimo di una parte di interventi BES autorizzati dal Dirigente Scolastico ed in particolare:

  • quelli attivati attraverso la sperimentazione avvenuta in alcune classi del professionale di Laboratori Inclusivi la cui valutazione è ricaduta secondo modalità decise dai CdC sulle materie curricolari. la sperimentazione segue specificatamente le direttive ministeriali che destinavano l’a.s. 13/14 all’avvio di progetti di intervento per consolidare le prassi esistenti e crearne di nuove;
  • gli interventi di Istruzione Domiciliare ed ospedaliera, in particolare con interventi domiciliari e a distanza;
  • gli interventi di redazione di Programmazioni Personalizzate in alcuni CdC per alunni con problematiche esistenti ma non certificate

Raccolta di normative e leggi relative ai BES

Di seguito, è possibile scaricare le normative che danno vita in un modo o nell’altro:

  • ai profili di intervento BES, alcuni dei quali già preesistenti e dotati già di ampia letterattura, prassi e protocolli di attivazione (“L.104”, “DSA”, “Stranieri”);
  • alla loro obbligatorietà(sia come progettazione di massima da parte della scuola di laboratori inclusivi e di altre modalità di intervento; sia come dovere specifico dei CdC interessati, che sono responsabili immediatamente e direttamente dell’attivazione di interventi, anche in piena autonomia progettuale; sia come progettualità nel medio e lungo periodo, in modo che tutte le esperienze didattiche attivate dalla scuola e dai cdc abbiano l’inclusività come elemento di fondo non più derogabile, pena la non completa legittimità di quelle esperienze didattiche di fronte ai genitori e di fronte alle leggi ed ai regolamenti);
  • ad un processo di inserimento di tutti gli ambiti di intervento di sostegno educativo e didattico in un “contenitore” di protocolli di intervento e di progettualità che si chiama Piano Annuale dell’Inclusività, un “progetto” che va obbligatoriamente inserito nel POF;
  • al GLI, il Gruppo di Lavoro per l’Inclusività, che deve elaborare il sopracitato PAI.