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La storia degli istituti

Dal 1844 ad oggi

Una storia antica che guarda al futuro: l’istituto Aldini Valeriani

L’Istituto Aldini Valeriani è una delle più antiche scuole tecniche d’Italia e d’Europa.
Da oltre 160 anni costituisce il polo di eccellenza e di avanguardia bolognese nella formazione di imprenditori, di professionisti, di managers, di quadri, di tecnici e di mano d’opera qualificata, molti dei quali hanno dato vita a imprese piccole e grandi. Esso ha avuto e continuerà ad avere un ruolo fondamentale nella crescita delle industrie.

Giovanni Aldini

Per le straordinarie vicende della sua fondazione e della sua evoluzione rappresenta un capitolo nobile nella storia della formazione tecnica e professionale. Mentre gli istituti fondati alla fine del Settecento nelle grandi capitali industriali d’Europa rispondono alla crescente domanda di tecnici e di mano d’opera specializzata, le Scuole Tecniche Bolognesi Aldini Valeriani nascono dalla lungimiranza di due illustri esponenti della cultura scientifica dell’Università di Bologna. Quando, infatti, i due fondatori, il fisico Giovanni Aldini  (1762 – 1834) e l’economista Luigi Valeriani (1758-1828) pongono le basi, attraverso lasciti e precise volontà testamentarie al Comune di Bologna,  per la creazione della scuola, l’industria a Bologna non c’è. La popolazione è in miseria, vive la crisi economica legata al declino della produzione e della lavorazione della seta, che nei quattro secoli precedenti aveva costituito la ricchezza e la fama della città.

foto di Luigi Valeriani
Luigi Valeriani

È dunque l’istituzione della scuola a rilanciare su nuove basi lo sviluppo produttivo del territorio. Aldini e Valeriani, intellettuali di respiro europeo, sono consapevoli del legame che intercorre fra scienza, tecnica e crescita economica. A Bologna una commissione di artigiani, professori universitari e consiglieri comunali, formula il progetto della scuola sull’esperienza parigina del Conservatoire des Arts et Métiers, assunto come modello di istruzione tecnica per artigiani e manifattori.

Nascono così le Scuole Tecniche Bolognesi, pubbliche e gratuite. Il loro corso di studi si differenzia fortemente da quello vigente nel sistema scolastico tradizionale. Lo sviluppo dei talenti negli allievi si attua sia sugli aspetti  pratici del fare che su quelli teorici del sapere. Le nozioni di aritmetica, geometria, disegno, chimica e fisica si affiancano alla pratica di laboratorio, allo studio, all’uso, alla costruzione delle macchine, alla chimica applicata. Alla teoria si accompagna la pratica empirica. A sua volta la mano che sa fare sviluppa la mente che progetta in un rapporto di cooperazione che oggi più che mai viene riconosciuto come il metodo migliore per sviluppare le competenze.
   All’Istituto Aldini Valeriani si affianca alla fine dell’Ottocento la Scuola Provinciale Femminile di Arti e Mestieri fondata per iniziativa della Società Operaia di Bologna. Nel 1947 la scuola assume il nome definitivo di Elisabetta Sirani per ricordare l’illustre pittrice bolognese che nel Seicento onorò la città con la sua arte. In seguito viene affiancata dalla Scuola Professionale e da due scuole serali per lavoratori, l’Istituto Tecnico Commerciale e  l’Istituto Tecnico per Geometri.

   

Ripresa aerea degli Istituti degli anni ’80

Dal 1884, l’Istituto Aldini Valeriani Sirani è passato attraverso numerose trasformazioni e ha arricchito l’offerta formativa con nuovi indirizzi tecnici e professionali legati a settori non solo produttivi ma anche dei servizi.  Ma la missione originaria è più che mai attuale: stabilire e mantenere un legame stretto e dialettico fra apprendimento, nuove scoperte tecnologiche, mondo del lavoro e industria locale, nazionale e mondiale.

La scuola è profondamente radicata al territorio e alla sua storia. Nel corso degli anni professori e studenti hanno riportato alla luce la straordinaria vicenda dell’industria della seta bolognese a partire dal ‘400, hanno documentato l’evoluzione della meccanica nelle officine e nelle fabbriche attraverso il recupero e il restauro di macchine e utensili e hanno dato vita al Museo del Patrimonio Industriale, che documenta l’attività produttiva dell’area bolognese dal Rinascimento a oggi.
   Nell’epoca della globalizzazione diventa ancor più importante promuovere la creatività e la capacità di interpretare lo spirito del proprio territorio. Le attuali tecnologie impongono una domanda crescente di tecnici d’impresa, di specifiche professionalità, di nuove specializzazioni. L’Istituto Aldini Valeriani Sirani ancor oggi, come al tempo della sua fondazione, adeguando programmi e strutture alle sfide del nuovo Millennio, sa inserirsi attivamente in una realtà aperta alla continua innovazione tecnologica e alla domanda di rinnovate competenze del mercato del lavoro.

[estratto dal Piano dell’Offerta Formativa 2012 – A cura della prof.ssa Beatrice Collina]   

Gli Istituti oggi, visti dal satellite (Google Maps)